UN MAGICO INCONTRO TRA RISO E CHAMPAGNE TRA ITALIA E FRANCIA
Claudio Zeni
Lo champagne Isos, creato da Les Fa’Bulleuses e il riso Carnaroli Isos prodotto da Campo dell’Oste insieme per una cena al VOCE di Aimo e Nadia Un incontro felice quello tra Alberto Massucco, produttore e distributore esclusivo in Italia dello champagne Isos e Andrea Bianchi, produttore del riso Carnaroli Isos. La scelta casuale dello stesso nome per due prodotti diversi, ma complementari, ha fatto scattare la scintilla e ha dato vita a una speciale serata su invito a Milano.
Una serata voluta per raccontare storie comuni, fatte di terra, di acqua e di sole. Chicchi di riso e di uva che camminano verso il medesimo traguardo: la perfezione di Isos, in greco uguale. La prima storia è quella delle produttrici dello champagne Isos, Les Fa’Bulleuses, le sette jeunes filles della Champagne che si sono associate nel 2015 per promuovere l’art champenoise al femminile e successivamente hanno deciso di aggiungere la stessa quantità del proprio vino in una sola etichetta: Isos.

Concettualmente uguale il percorso fatto da Campo dell’Oste dove, alla base della produzione del riso Carnaroli Isos, c’è il frutto di un attento lavoro di Andrea Bianchi. Un processo che parte dalla scelta delle spighe migliori e si affina tramite una selezione di chicchi tutti della stessa dimensione, che rendono il prodotto perfetto in cottura e apprezzato dai migliori chef.
Fondamento del progetto delle due realtà sono il rispetto per la materia prima, per il terreno, per la natura e per il lavoro delle persone. Una comunione di intenti che va oltre il nome e crea un nuovo modo di fare agricoltura e di avvicinarsi al prodotto perfetto. La liaison tra chicchi e bollicine è stata esaltata da un percorso di gusto a Milano, nel luogo magico del VOCE – Aimo e Nadia, grazie alle mani sapienti degli chef Fabio Pisani e Alessandro Negrini.
“Isos è un prodotto meraviglioso – racconta Alberto Massucco – specchio del talento e della passione di 7 donne straordinarie. Lo champagne protagonista di questo incontro è la Cuvée 2018: 36% Pinot Noir, 50% Chardonnay, 14% Meunier, messi rigorosamente in parti uguali da Laureen Baillette, Hélène Beaugrand, Claire Blin, Charlotte De Sousa, Mathilde Devarenne, Sophie Moussie e Delphine Brulez. ll risultato è un naso ricco e fruttato, caratterizzato da pulizia e freschezza, ma soprattutto vitale, vibrante, in perfetto stile Fa’Bulleuses. Accanto allo champagne proponiamo un Isos Coteaux: ancora Chardonnay, Pinot Noir e Meunier che si legano elegantemente attraverso il frutto di 7 terroirs distinti in perfetto equilibrio”.
“Con Isos abbiamo voluto creare un riso unico – spiega Andrea Bianchi – frutto di una selezione dei migliori chicchi della varietà Carnaroli. Un lavoro di analisi e ricerca che abbiamo presentato per la prima volta nel 2021 e che ha subito incontrato le aspettative della ristorazione. Lo si trova solo presso l’azienda, oppure sulle tavole dei migliori ristoranti del Nord Italia”.
Nella foto: Les Fa’Bulleuses con Andrea Bianchi e Alberto Massucco – Credit Ermanno Bidone
Articolol di “Goloso e Curioso”